image1 image2 image3

Donne e disagio a Firenze

Casa Aurora accoglie donne che necessitano di appoggio e tutela.

Nel corso della nostra esperienza abbiamo incontrato ed incrociato visi e percorsi di molte donne e madri; dal mese di maggio 2014 ad oggi le storie che abbiamo ascoltato ed accolto sono storie di solitudine, fragilità, forte bisogno di sostegno ed accoglienza, spesso di infanzie negate o mal vissute, di donne giovani che si ritrovano madri sole e spaventate.

Ci interroghiamo ogni giorno, su quale sia il confine del nostro intervento, nel rispetto delle culture e tradizioni di appartenenza, delle radici culturali di ogni ospite. Cerchiamo di offrire loro una finestra attraverso la quale poter guardare la loro stessa vita, con altre prospettive e sulla base di nuovi orizzonti, condivisi con noi operatrici della cooperativa.

Casa Aurora ospita donne italiane e straniere, senza distinzione di etnia o religione: a volte la convivenza tra culture diverse è difficile e necessita della mediazione degli educatori, ma è fonte di confronto ed arricchimento per tutte le persone che ne fanno parte.

Cosa significa essere donna? Cosa significa essere madre? E cosa significa essere entrambe le cose in questa società?

La nostra esperienza sul campo ci ha fatto capire che non è mai semplice rispondere a queste domande, specie in una società come la nostra, in costante e rapida evoluzione e cambiamento. Una società che non lascia spazio per chi ha bisogno di rallentare, di fermarsi un attimo, di trovare il suo spazio nella società.

Così le storie di queste donne parlano di migrazioni, di soprusi o abusi subiti, di dipendenze relazionali o da sostanze, di legami affettivi fragili e spesso patologici ai quali ci si aggrappa per trovare il proprio posto, una collocazione nel mondo.

Le donne accolte in casa famiglia provengono da situazioni che abbiamo individuato sulla base di tre categorie di intervento educativo: basso, medio e alto.

Basso: donne con figli senza casa o che hanno subito cambiamenti legati alle relazioni familiari e/o coniugali.

Medio: donne con figli con scarso supporto sociale e relazionale, con difficoltà nella ricerca e individuazione del lavoro o nella gestione dei figli, compatibilmente con un lavoro già presente della madre stessa.

Alto: donne con figli in situazioni di elevata fragilità e multi problematicità.

Ad oggi la maggior parte dei nuclei donna/bambini ospitati in Casa Famiglia sono stati dimessi con obiettivi raggiunti: una maggiore consapevolezza di sé e della propria vita, nuovi progetti di vita, la percezione di una rete relazionale sulla quale appoggiarsi o dalla quale partire per poi tornare, la così detta “base sicura”. Questi sono tutti elementi che, nel tempo, possono permettere a queste persone di esistere e dunque trovare un posto nel mondo, in primis come donne e quindi come madri per i loro figli.

Percorso

Accesso Utenti

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. 

Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione Cookie Policy.